CIPROXIN Bayer (Ciprofloxacina)
CATEGORIA: Farmaci antibattericio per uso sistemico appartenenti alla classe dei fluorochinoloni.
FORMA FARMACEUTICA: Compresse rivestite, polvere e solvente per sospensione orale
PRINCIPI ATTIVI: Ciprofloxacina
INDICAZIONI: Indicato come trattamento delle infezioni di diversa tipologia, complicate e non, sostenute da germi patogeni sensibili alla ciprofloxacina. In particolar modo, Ciproxin è utilizzato per infezioni delle vie respiratorie, infezioni dell’orecchio medio (otite media) e dei seni paranasali (sinusite), infezioni del rene e/o delle vie urinarie, infezioni dell’apparato genitale, comprese annessite, gonorrea e prostatite, infezioni localizzate della cavità addominale (come infezioni del tratto gastroenterico o delle vie biliari, peritonite), infezioni della cute e dei tessuti molli, infezioni ossee ed articolari, sepsi. La ciproflaxacina viene impiegata anche come terapia di profilassi in pazienti con ridotte difese immunitarie (ad esempio pazienti sottoposti a trattamento immunosoppressivo o neutropenici) e per la decontaminazione intestinale selettiva in pazienti immunodepressi.
CONTROINDICAZIONI/EFFETTI SECONDARI: Ipersensibilità al principio attivo e/o ad uno dei suoi componenti. Il medicinale è inoltre controindicato nei soggetti con ipersensibilità agli altri antibiotici chinolonici. Possono istaurarsi tendinopatie con l’assunzione di fluorochinolonici, stimolate sopratutto da alcuni fattori come età superiore ai 60 anni, esercizio fisico intenso e precedente utilizzo di corticosteroidi. La ciprofloxacina può provocare reazioni di fotosensibilità, per cui i pazienti che l’ assumono devono evitare l’esposizione diretta alla luce solare eccessiva od ai raggi ultravioletti. L’utilizzo in età pediatrica di Ciproxin, nei pazienti di età compresa tra i 5 e i 17 anni, riveste carattere eccezionale ed è limitato a due sole indicazioni, ovvero per il trattamento delle riacutizzazioni polmonari in corso di fibrosi cistica e per le infezioni causate da Pseudomonas aeruginosa. Gli effetti collaterali più comunemente riscontrati sono nausea, diarrea, dolori addominali, irritazioni e comparsa di rash cutanei, flebite, alterazione dei test di funzionalità epatica, cefalea, instabilità, capogiri. Non somministrare in gravidanza ed allattamento.
NOTE: La ciprofloxacina è un antibiotico di sintesi ad ampio spettro d’azione. In vitro, è efficace praticamente contro tutti i patogeni gram-negativi, compreso lo Pseudomonas aeruginosa e taluni gram-positivi, quali stafilococchi e streptococchi. Nel dettaglio, Ciproxin risulta essere attivo nei confronti di E.coli, Shigella, Salmonella, Citrobacter, Klebsiella, Enterobacter, Serratia, Hafnia, Edwardsiella, Proteus, Providencia, Morganella, Yersinia, Vibrio, Aeromonas, Plesiomonas, Pasteurella, Haemophilus, Campylobacter, Pseudomonas, Legionella, Neisseria, Moraxella, Acinetobacter, Brucella, Staphylococcus, Listeria, Corynebacte rium, Chlamydia. Il meccanismo di azione della ciprofloxacina si basa sull’inibizione dell’enzima DNA-girasi che, impedendo a sua volta la lettura dal cromosoma delle informazioni vitali, determina così l’arresto del metabolismo batterico. Per la sua alta efficacia, tempo fa, il Ciproxin è diventato famoso per essere uno dei rimedi validi contro l’antrace.
Altri farmaci della stessa categoria: Flontalexin, Flociprin, Enoxen, Noroxin, Utinor, Flobacin, Oflocin
Escherichia coli nelle urine, sintomi e cure di questa infezione delle vie urinarie
Escherichia coli nelle urine? Niente panico non è necessariamente il batterio killer. Ci siamo abituati a conoscere questo batterio gram negativo nella sua forma aggressiva e resistente agli antibiotici, ma in realtà, come più volte sottolineato l’E. coli è molto comune ed alberga abitudinariamente nel nostro intestino. In particolare predilige il colon, la parte più bassa e non a caso rappresenta una delle principali cause di infezioni delle vie urinarie: il 90%! Per conformazione fisiologica colpisce essenzialmente le donne: l’uretra è più corta rispetto a quella dell’uomo ed il meato urinario esterno è più vicino all’ano.
Nel genere maschile inoltre le secrezioni della prostata svolgono un’ importante attività battericida. Gravidanza e diabete sono altri fattori predisponenti. I sintomi sono quelli comuni delle infezioni urinarie: bruciore e forte dolore ai reni e/o durante la minzione (cioè mentre si fa la pipì), stimolo frequente, urine torbide e dall’odore più intenso. Si può arrivare anche ad avere dolori al basso ventre, o durante i rapporti sessuali, febbre, brividi di freddo. Insomma di certo non è una passeggiata (ve lo dico per esperienza diretta).
Ovviamente come ormai sapete i batteri sono trattabili con gli antibiotici. Se avete una diagnosi di infezione delle vie urinarie da Escherichia coli è perché di sicuro vi siete sottoposti ad urinocoltura. In genere a questo test il medico affianca un antibiogramma, ovvero l’indagine sulla sensibilità del batteri onde scegliere l’antibiotico più adatto. In genere l’E. coli è sensibile a trimetoprim, sulfametossazolo, ciprofloxacina e nitrofurantoina. Da qui la terapia (assegnata dal medico) che andrà fatta minuziosamente, anche se, mettetevi l’anima in pace, pare che l’Escherichia coli tende ad una recidiva nel 44% dei casi entro un anno dalla prima infezione.
Benché frequente, non trascurate questo batterio. In caso di infezione urinaria complicata o di pielonefrite, quando cioè i reni sono stati colpiti (dati i sintomi localizzati) i rischi sono molto seri.
Shighellosi
La shighellosi, o enterite da Shigella, è un’infezione batterica acuta della mucosa dell’intestino.
CAUSE: La shighellosi è causata da un gruppo di batteri chiamati Shigella. Ci sono diversi tipi di Shigella.
- Shigella sonnei, detta anche “gruppo D”, è responsabile della maggior parte dei casi di shigellosi;
- Shigella flexneri, o “gruppo B”, causa quasi tutti gli altri casi;
- Shigella dysenteriae tipo 1 è rara, ma può portare a epidemie mortali nei Paesi in via di sviluppo;
- Shigella boydii, rara.
Le persone infettate dal batterio lo rilasciano nelle loro feci. I batteri possono diffondersi contaminando acqua o cibo, o direttamente un’altra persona. Solo pochissimi batteri della Shigella che finiscono in bocca sono sufficienti a causare i sintomi. I focolai di shighellosi sono associati a scarsa igiene, cibo e acqua contaminati, e affollamento. La shighellosi è comune tra i viaggiatori dei Paesi in via di sviluppo e dei lavoratori o residenti dei campi profughi.
SINTOMI: I sintomi di solito sviluppano circa 1-7 giorni (media di 3 giorni) dopo che si viene a contatto con i batteri ed includono:
- Acuto e improvviso dolore addominale o crampi;
- Acuta e improvvisa febbre;
- Sangue, muco o pus nelle feci;
- Dolore rettale (tenesmo);
- Nausea e vomito;
- Diarrea acquosa.
DIAGNOSI: I segni da individuare sono:
- La disidratazione con battito cardiaco accelerato e la pressione sanguigna bassa;
- La mollezza addominale;
- Elevato numero di globuli bianchi;
- Globuli bianchi nelle feci.
TERAPIA: I sintomi di solito durano 2-7 giorni. L’obiettivo del trattamento è quello di sostituire i fluidi ed elettroliti (sali e minerali) persi con la diarrea. I farmaci che fermano la diarrea non sono generalmente dati perché possono prolungare il decorso della malattia. Misure di auto-medicazione per evitare la disidratazione come bere soluzioni elettrolitiche sono consigliati.
Gli antibiotici possono contribuire a ridurre la lunghezza della malattia e aiutare a prevenire la propagazione ad altri. Essi possono inoltre essere prescritti ai pazienti con sintomi gravi. I più frequentemente utilizzati sono sulfametoxazolo e trimetoprim (Bactrim), ampicillina, ciprofloxacina (Cipro), o azitromicina. Le persone con diarrea che non possono bere liquidi per via orale a causa della nausea possono avere bisogno di cure mediche e liquidi attraverso una vena (via endovenosa). Questo è particolarmente frequente nei bambini piccoli.
Le persone che assumono diuretici potrebbero aver bisogno di interrompere l’assunzione di tali farmaci, se l’enterite è acuta. Non smettere mai di prendere qualsiasi medicinale senza prima parlare con il medico.
PROGNOSI: Spesso l’infezione è lieve e va via da sola. La maggior parte dei pazienti, ad eccezione dei bambini malnutriti e quelli con un sistema immunitario indebolito, hanno eccellenti possibilità di guarigione. Possibili complicazioni possono comprendere:
- Disidratazione grave;
- Sindrome emolitica-uremica, una forma di insufficienza renale con anemia e problemi di coagulazione;
- Artrite reattiva.
Fino al 40% dei bambini con grave enterite da Shigella sviluppa problemi neurologici come convulsioni febbrili o malattie cerebrali (encefalopatia), con mal di testa, letargia, confusione e torcicollo.
Contattare un medico se la diarrea non migliora, se vi è sangue nelle feci, o se ci sono segni di disidratazione. Andare al pronto soccorso se le seguenti condizioni si verificano in una persona con shigellosi:
- Confusione;
- Mal di testa con il collo rigido;
- Letargia;
- Epilessia.
Tali sintomi sono più comuni nei bambini.
PREVENZIONE: La prevenzione comporta la corretta manipolazione, conservazione e preparazione del cibo, oltre ad una buona pulizia. Il lavaggio delle mani è la misura preventiva più efficace. Evitare cibo e acqua contaminati.