Disfunzione erettile

IL TABÙ della disfunzione erettile, vissuto spesso in silenzio come elemento negativo da nascondere e magari anche di cui provare vergogna, sembra finalmente allontanarsi. A testimoniarlo una indagine che dimostra come il 95 per cento degli italiani, senza rilevare alcuna differenza tra maschi e femmine, conosce il deficit erettile (DE) e ne discute anche volentieri, mentre l’87 per cento dei maschi è a conoscenza dell’effetto benefico delle famose “pillole dell’amore”.

Di conseguenza sono sempre più i maschi che, anche in compagnia della propria partner, si rivolgono allo specialista e ricorrono ai ripari se si trovano in difficoltà. E questa nuova tendenza è facilmente evidenziabile dai dati di consumo di Cialis, Levitra, Viagra e generico che, a dispetto della crisi economica, lo scorso anno ha fatto registrare un più 12,9 per cento rispetto al precedente. Dato che tradotto in cifre, secondo IMS Health, vuol dire che gli italiani, nel 2013, hanno consumato 21,5 milioni di pillole contro 19 e 18,5 milioni dei due anni precedenti mentre il fatturato complessivo di questi farmaci lo scorso anno è stato di 165.994.953 euro contro i 147 milioni del 2012, quando l’aumento era stato appena del 2 per cento. Leader di mercato il Cialis con il 50,9 per cento seguito dal Viagra e Levitra.

I fattori che però hanno contribuito all’incremento del loro consumo non sono stati sempre squisitamente sessuali: infatti il Cialis 5 mg, con il 9,9 per cento, viene prescritto (fascia C) anche nella ipertrofia prostatica benigna per far fronte ai disturbi della minzione, mentre il generico del Viagra è dispensato a un prezzo inferiore.

Recentemente il mercato si è arricchito di altre due novità: la formulazione sublinguale del Viagra, che rappresenta sicuramente l’evoluzione della sua rivoluzione, in quanto agisce dopo circa 15-20 minuti ed è indipendente dall’assunzione del cibo (stessa caratteristica del Levitra Orodispersibile 10 mg già presente sul mercato).

Arrivato anche un nuovo farmaco inibitore delle fosfodieterasi 5, molto più selettivo dei precedenti: l’Avanafil (Spedra*), prodotto dalla Menarini al dosaggio di 50-100 e 200 mg e che può essere acquistato in farmacia con la ricetta medica ad un prezzo dimezzato: 6,5 euro a pastiglia contro le 12-13 euro delle altre. Dagli studi clinici si è evidenziato che Avanafil è efficace nell’83 per cento dei soggetti con deficit erettile già entro 15 minuti dalla somministrazione e la sua attività persiste nel 74 per cento dei pazienti oltre le 6 ore dall’assunzione del farmaco. E gli effetti collaterali, proprio per l’alta selettività della molecola sono ridotti al minimo senza rossore in viso o visione blu. Ma allora farmaci per tutti?

Gli specialisti sono cauti e dicono di no. Infatti, come ha ribadito recentemente il presidente degli urologi italiani, il professor Giuseppe Martorana, queste compresse devono essere sconsigliate soprattutto ai giovani per evitare la dipendenza psicologica. Fino ad oggi però sono anche i giovani ad utilizzare più facilmente le compresse al fine di ottimizzare la loro performance sessuale soprattutto dopo la discoteca, quando fumo, alcol, “pasticche” e orari impossibili “indeboliscono” la virilità, come dimostra l’indagine “Gli Italiani e la sessualità”, dove la propensione all’uso del farmaco è più alta presso i segmenti di giovani-adulti della popolazione. E infatti il fenomeno non ha risparmiato, tra i 30 e 55 anni, nemmeno coloro che hanno rapporti occasionali o iniziano una nuova relazione, quando maggiore è la necessità di certezze ed è necessario vincere anche le più esigue forme di insicurezza che potrebbero far fallire il rapporto.

Generazione Viagra

Generazione Viagra

In fondo gli afrodisiaci sono sempre esistiti. Oggi si chiamano "esaltatori di potenza" e si comprano con la ricetta medica. Viagra e simili, per intenderci, miracolosi farmaci nati per la cura della disfunzione erettile e diventati in breve diffusissime "smart drug" per giochi di sesso senza limiti né durata. Fenomeno così noto e radicato, che in Spagna la multinazionale farmaceutica Bayer ha ben pensato di basare la nuova campagna pubblicitaria del "suo" Viagra, il Levitra, proprio sul lato "ludico" del farmaco, più che su quello "sanitario". Puntando su tre palestratissimi modelli che dalle spiagge di Rio e di Ibiza si rivolgono al loro medico di fiducia, chiedendo il Levitra per poter "soddisfare" nugoli di donne che li circondano e quasi li molestano pur di ottenere da loro qualche ora di sesso indimenticabile. Risultato: sdegno e scandalo tra i medici di famiglia spagnoli che hanno costretto la Bayer con un comunicato di scuse a ritirare gli spot "maschilisti". Caso chiuso, ma il problema resta: Levitra, Viagra e Cialis sono ormai "additivi" della sessualità anche quando tutto va bene. Come ben sanno i giovanissimi che in discoteca fanno la fila per comprare "Sexstasy", micidiale miscela di Viagra ed Ecstasy.

Una mentina per chi soffre di deficit di erezione

IL VARDENAFIL, uno dei farmaci usati per la terapia della disfunzione erettile (DE) arriva tra qualche giorno nelle farmacie italiane anche nella formulazione LevitraODT, il primo farmaco "orodispersibile" per la DE che, a differenza dello stesso Levitra, Cialis, Viagra, si scioglie in bocca, sulla lingua, dopo pochi secondi, senza la necessità di ingerire la pillola con l' acqua. Il nuovo farmaco è bianco, sarà contenuto in un blister molto pratico e discreto, e potrà essere utilizzato anche dopo il pranzo, senza alcuna interferenza con il cibo, in quanto viene assorbito dalle vene sublinguali, con gradevole sapore di menta. Si tratta comunque sempre di un farmaco, in fascia C, cioè a completo carico del cittadino, che necessita della prescrizione medica, il cui costo è di 31,50 euro per 4 compresse da 10 mg. L' azione del farmaco si manifesta dopo 20-30 minuti e persiste per 6-8 ore e la sua efficacia negli studi è risultata superiore al 70 %. Come gli altri inibitori delle fosfodiesterasi 5, non potrà essere associato ai nitrati; tra gli effetti collaterali la cefalea, con una percentuale inferiore all' 8%.

Impotenza Quando l'amore è complicato anche per i giovani

Si abbassa l'età dei maschi europei che soffrono di disfunzione erettile (DE) e a star peggio di tutti sembra siano proprioi giovani italiani.E meno della metà di questi non cerca rimedi o non assume i farmaci prescritti, forse anche per povertà.È quanto emerge da uno studio multicentrico europeo coordinato dal sessuologo e andrologo Emanuele Jannini dell'università dell'Aquila e presentato al recente congresso mondiale di Medicina Sessuale di Chicago. Nella ricerca sono stati coinvolti 28.511 maschi adulti di Italia, Francia, Spagna, Inghilterra e Germania, che hanno risposto a test psicometrici sulla qualità della vita, il lavoro e la vita sessuale. Il deficit erettile, nei sei mesi precedenti l'intervista, in proiezione, aveva colpito, ben 21 dei 125 milioni di abitanti delle più popolose nazioni europee, pari al 17% con un innalzamento di 4,2 punti percentuali, rispetto agli anni precedenti. E questa volta con una novità che riguarda i fattori di rischio: la povertà. In pratica coloro che soffrono di deficit erettile sono risultati più poveri di coloro che non soffrono del disturbo: 28% dei casi contro il 25%.

Fattore questo che si va ad aggiungere a quelli più tradizionali come scarso esercizio fisico (6,1 volte al mese contro le 7 dei "sani"), sovrappeso e obesità (72,5% contro il 56,4%).

Il dato preoccupante riguarda i giovani. Infatti, ne soffre 1 ogni 20 ragazzi dai 18 ai 39 anni, peggio quelli italiani con oltre il 6% che dichiara di avere avuto problemi a letto contro il 4-5 degli altri paesi. In realtà, segnala, Jannini "i nostri ragazzi rispetto ai loro coetanei europei sono più sinceri.

Ammettere di avere problemi è un eccellente parametro per giudicare il grado di maturazione di una società. Spetta a noi andrologi dare le risposte che i nostri ragazzi cercano". Oggi è proprio il ruolo del medico che merita una riflessione. Spazzata via l'andrologia dagli insegnamenti universitari, si è improvvisato specialista dei disturbi sessuali anche chi non lo era, prescrivendo farmaci prima di comprendere ansie personali o conflitti della coppia che avevano portato al deficit erettile. E la conseguenza non poteva essere che il fallimento della cura. Lo dimostra anche lo studio europeo: più della metà non assume la terapia prescritta.

Ad avvalorare ulteriormente questo dato, anche una recente indagine condotta da Datanalysis in collaborazione con Lilly Italia (La DE: cambiamenti nell'immaginario e nella realtà): il 74,7% dei medici prescrive le famose compresse come prima terapia, spesso anche prima di eventuali indagini. Tutti gli inibitori della PDE5 disponibili sono idonei a curare la DE, anche perché dopo la "rivoluzione" Viagra sono arrivate altre novità: il Cialis con la lunga durata di azione e la terapia giornaliera, e ultimo il Levitra oro-dispersibile, la "mentina dell'amore". Anche l'atteggiamento dell'uomo e della donna sembrano cambiati in positivo. Gli uomini con DE parlano di più e nel 32,8% dei casi si confidano con le partner, nel 30,1% riferiscono allo specialista e il 20,1% sente l'esigenza di confrontarsi anche con altri uomini colpiti dallo stesso disturbo. Anche le donne sono più partecipi. Nel 36,8% dei casi si consolida la visita di coppia dallo specialista mentre se il partner soffre di DE, non nasconde il problema e il 20,2% si confida di più con le proprie amiche e nel 15,1% con il medico.

Eiaculazione precoce

Pillola, creme e condom per chi vuole un amore slow

Il 25-30 per cento degli uomini nella fascia d' età più attiva, tra i venti e cinquant' anni, è affetto da eiaculazione precoce, il disturbo sessuale più frequente nei maschi. Un disturbo che impoverisce e influenza negativamente il benessere della coppia. In molte occasioni l' uomo risulta troppo veloce, tanto veloce da raggiungere l' orgasmo anche prima della penetrazione.

Oggi l' eiaculazione precoce viene considerata come l' incapacità del soggetto a controllare volontariamente il riflesso eiaculatorio una volta che abbia raggiunto l' intenso livello di eccitamento, non prendendo più in considerazione il tempo di durata, il numero delle spinte coitali, né il raggiungimento del piacere della partner. L' eiaculazione precoce si può manifestare in forme diverse quali quelle congenite o primarie (lifelong), e forme acquisite o secondarie, legate a fattori organici o psicologici. EP Days eiaculazione precoce è il nome della manifestazione promossa dalle società scientifiche Sia, Siams e Siu nei giorni 25, 26, 27 novembre, che prevede visite nei centri specializzati (vedi sito in alto: info da giovedì). Inoltre da qualche mese, nelle farmacie italiane, è presente un rimedio che, annunciato sottovoce nei caldi mesi estivi, si sta dimostrando una vera rivoluzione, quasi come il Viagra per combattere il deficit erettivo.

Si tratta della dapoxetina (Priligy), molecola che consente di allungare i tempi dell' amore. Va detto che per alcuni si tratta di un' ulteriore medicalizzazione del sesso, iniziata con le pastiglie dell' amore. La dapoxetina agisce a livello cerebrale inibendo selettivamente il trasporto della serotonina. La maggiore disponibilità di questo mediatore chimico consente di ritardare l' eiaculazione. Solo per questo sarebbe sovrapponibile agli antidepressivi (Ssri) convenzionali, ma ha una rapidità di azione che inizia un' ora dopo la sua assunzione, mentre per gli antidepressivi occorrono giorni. Anche la sua emivita è brevissima, due ore: il farmaco, in quattro ore circa, viene eliminato dall' organismo. Può essere assunto on demand, cioè un' ora prima del rapporto sessuale, alle dose di 30/60 mg: è considerato nella classe degli "altri urologici".

Dal punto di vista clinico, il farmaco presenta in minima parte gli effetti collaterali degli antidepressivi: nausea, vomito diarrea e irritabilità. Esistono altre terapie: le creme desensibilizzanti (si applicano sul glande dieci minuti prima del rapporto); la terapia chirurgica (efficace nel 35-40 per cento dei casi) che consiste nella desensibilizzazione delle fibre sensitive situate a livello del frenulo e del glande; il profilattico ritardante ed erettivo di nuova generazione che ha all' estremità un gel ritardante (Zanifil). Da non escludere, infine, il supporto psicologico.

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Ortopedico a Roma - Il Dott. Franceschetti si è laureato in Medicina e Chirurgia nel 2009 presso il Campus Bio Medico di Roma e ha conseguito con lode la Specializzazione in Ortopedia e Traumatologia presso lo stesso Istituto. Nell'agosto 2007 ha partecipato a una visiting observership nel dipartimento di Chirurgia e Traumatologia presso il Jefferson Medical College-Thomas Jefferson University di Philadelphia e successivamente ha frequentato una visiting fellowship presso Spine Research Laboratory at the Cleveland Clinic di Cleveland.

Dott.ssa Giulia Veronesi - La Dottoressa Giulia Veronesi è specializzata in interventi con l'utilizzo della chirurgia robotica, una moderna tecnica mini-invasiva per il trattamento del tumore polmonare, iniziale o localmente avanzato, e delle patologie del mediastino.